Correre fa bene al fisico ma soprattutto al cervello
23-11-2010 19:34 - News

E´ stato pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 21.11.2010 un articolo a firma del sig. Gennaro FAVALE dal titolo "I maratoneti della terza età" ,di seguito integralmente riportato, con il quale si ironizza sui frequentatori jogger del Lago di Pantano.
A tal proposito ci corre l´obbligo come Associazione Podistica Amatoriale, indirettamente chiamata in causa nell´articolo giornalistico, che annovera tra i suoi associati ed assidui frequentatori del Lago di Pantano, uomini e donne, giovani e meno giovani, persone in età avanzata, operai e artigiani, studenti e professionisti, di far presente all´ironico Sig. FAVALE che la nostra associazione nasce per l´amore verso lo sport inteso come un´attività potenzialmente in grado di farci vivere meglio.
Gli atleti o meglio le persone che ne fanno parte sono dei semplici amatori e semplici appassionati dello sport che hanno l´hobby di correre per mantenersi in piena forma fisica, praticano questo sport perché oltre ad essere una disciplina sana ti permette soprattutto di socializzare incontrando e conoscendo persone di diverse estrazioni sociali e culturali.
Al sig. FAVALE , di cui non sappiamo che cosa fa nella vita e di cui non ci interessa minimamente saperlo visto che dal suo articolo emerge solo che ama la pasta "cu u ferret", " gli strascinati" e le persone con "le maniglie dell´amore" e che ha soprattutto l´hobby di criticare ironicamente quelle persone che corrono o passeggiano per le vie del Lago di Pantano, è doveroso far presente che, negli esseri umani, gli effetti di una costante attività fisica sono molteplici, tanto fisici quanto psichici ricordandogli la locuzione latina del poeta dell´antica Roma Decimo Giunio Giovenale "MENS SANA IN CORPORE SANO" ( per avere sane le facoltà dell´anima bisogna aver sane anche quelle del corpo).
A tal proposito, come ha già egregiamente sottolineato l´amico Luciano PETRULLO con l´articolo " Se la corsa al Pantano non esclude la buona tavola" pubblicato sullo stesso Quotidiano della Basilicata in data 22.11.2010, di controdeduzione a chi pensa che si corre solo per sentirsi sempre più giovani, in cui cita testualmente "Quand´anche fosse, bisognerebbe rispettare questo desiderio, che rimane nobile, ma le motivazioni di chi corre sono le più svariate, e spesso sono anche dovute alla cura della salute se non alla cura di una malattia.Ironizzare su chi si sacrifica al Pantano, invece di abbandonarsi all´aglianico e agli strascinati, intravedendo una incompatibilità del tutto fantasiosa, è atteggiamento forse un po´ provinciale, negativamente provinciale, e quindi accettiamolo pure, col sorriso bonario però che merita una simile sciocchezza.
Chi comunque non può fare a meno di ironizzare sui corridori del Pantano, non andasse mai al Central Park, o in posti simili di tutto il mondo, rimarrebbe di sasso",vorremo cogliere l´occasione per mandare un messaggio da questa nostra modesta vetrina a tutte le persone chiamate in causa dal sig. FAVALE.
Vorremo far sapere a tutti i "Jogger" del Pantano, ai "Maratoneti della Terza età" ,ai "Corridori per Professione" con abbigliamento griffato e supertecnico, ai maniaci dei "Cardiofrequenzimetri e cronometri", ai "Corridori occasionali della Domenica" che trasmettono uno stato d´inquietudine generazionale, "alle donne che da tempo hanno superato gli anta" che sanno fare o meno la pasta "cu u ferret" e "gli strascinati" , con o senza "le maniglie dell´amore", " mamme di roccia o di sabbia", "artiste o meno della cucina" "belle o meno belle " ed a tutti quelli che ci seguono, che ci osservano e che vorrebbero avvicinarsi alla nostra associazione, che lo SPORT o meglio il moto e la passeggiata lunga , checché ne dica il sig. FAVALE, sono comunque delle attività potenzialmente in grado di farci vivere meglio, anzi molto meglio di quanto possa pensarne.
Chi fa sport come si deve è più sano, è più magro, è più attivo, è più bello, invecchia più lentamente fa un favore al suo fisico ma soprattutto anche al suo cervello, favorendone alcune specifiche capacità.
Inoltre è stato dimostrato che l´attività fisica regolare "aggiunge anni alla nostra vita" (riducendo il rischio di malattie e di cattiva salute) e "aggiunge vita ai nostri anni" migliorando la qualità della vita (migliore salute mentale e maggiore flessibilità e vigore). Siamo sicuri che con l´avanzare delle ricerche scientifiche , al ruolo dell´attività fisica verrà data molta più attenzione di quella attribuita negli anni passati, grazie alla sua importanza per il benessere e la salute.
Buona corsa e soprattutto buona passeggiata a tutti.
Vi aspettiamo nella palestra naturale del Lago di Pantano sotto l´attenta e vigile osservazione del sig. Gennaro FAVALE che sicuramente con il tempo sarà uno dei nostri diventando prima JOGGER e poi RUNNER.
A tal proposito ci corre l´obbligo come Associazione Podistica Amatoriale, indirettamente chiamata in causa nell´articolo giornalistico, che annovera tra i suoi associati ed assidui frequentatori del Lago di Pantano, uomini e donne, giovani e meno giovani, persone in età avanzata, operai e artigiani, studenti e professionisti, di far presente all´ironico Sig. FAVALE che la nostra associazione nasce per l´amore verso lo sport inteso come un´attività potenzialmente in grado di farci vivere meglio.
Gli atleti o meglio le persone che ne fanno parte sono dei semplici amatori e semplici appassionati dello sport che hanno l´hobby di correre per mantenersi in piena forma fisica, praticano questo sport perché oltre ad essere una disciplina sana ti permette soprattutto di socializzare incontrando e conoscendo persone di diverse estrazioni sociali e culturali.
Al sig. FAVALE , di cui non sappiamo che cosa fa nella vita e di cui non ci interessa minimamente saperlo visto che dal suo articolo emerge solo che ama la pasta "cu u ferret", " gli strascinati" e le persone con "le maniglie dell´amore" e che ha soprattutto l´hobby di criticare ironicamente quelle persone che corrono o passeggiano per le vie del Lago di Pantano, è doveroso far presente che, negli esseri umani, gli effetti di una costante attività fisica sono molteplici, tanto fisici quanto psichici ricordandogli la locuzione latina del poeta dell´antica Roma Decimo Giunio Giovenale "MENS SANA IN CORPORE SANO" ( per avere sane le facoltà dell´anima bisogna aver sane anche quelle del corpo).
A tal proposito, come ha già egregiamente sottolineato l´amico Luciano PETRULLO con l´articolo " Se la corsa al Pantano non esclude la buona tavola" pubblicato sullo stesso Quotidiano della Basilicata in data 22.11.2010, di controdeduzione a chi pensa che si corre solo per sentirsi sempre più giovani, in cui cita testualmente "Quand´anche fosse, bisognerebbe rispettare questo desiderio, che rimane nobile, ma le motivazioni di chi corre sono le più svariate, e spesso sono anche dovute alla cura della salute se non alla cura di una malattia.Ironizzare su chi si sacrifica al Pantano, invece di abbandonarsi all´aglianico e agli strascinati, intravedendo una incompatibilità del tutto fantasiosa, è atteggiamento forse un po´ provinciale, negativamente provinciale, e quindi accettiamolo pure, col sorriso bonario però che merita una simile sciocchezza.
Chi comunque non può fare a meno di ironizzare sui corridori del Pantano, non andasse mai al Central Park, o in posti simili di tutto il mondo, rimarrebbe di sasso",vorremo cogliere l´occasione per mandare un messaggio da questa nostra modesta vetrina a tutte le persone chiamate in causa dal sig. FAVALE.
Vorremo far sapere a tutti i "Jogger" del Pantano, ai "Maratoneti della Terza età" ,ai "Corridori per Professione" con abbigliamento griffato e supertecnico, ai maniaci dei "Cardiofrequenzimetri e cronometri", ai "Corridori occasionali della Domenica" che trasmettono uno stato d´inquietudine generazionale, "alle donne che da tempo hanno superato gli anta" che sanno fare o meno la pasta "cu u ferret" e "gli strascinati" , con o senza "le maniglie dell´amore", " mamme di roccia o di sabbia", "artiste o meno della cucina" "belle o meno belle " ed a tutti quelli che ci seguono, che ci osservano e che vorrebbero avvicinarsi alla nostra associazione, che lo SPORT o meglio il moto e la passeggiata lunga , checché ne dica il sig. FAVALE, sono comunque delle attività potenzialmente in grado di farci vivere meglio, anzi molto meglio di quanto possa pensarne.
Chi fa sport come si deve è più sano, è più magro, è più attivo, è più bello, invecchia più lentamente fa un favore al suo fisico ma soprattutto anche al suo cervello, favorendone alcune specifiche capacità.
Inoltre è stato dimostrato che l´attività fisica regolare "aggiunge anni alla nostra vita" (riducendo il rischio di malattie e di cattiva salute) e "aggiunge vita ai nostri anni" migliorando la qualità della vita (migliore salute mentale e maggiore flessibilità e vigore). Siamo sicuri che con l´avanzare delle ricerche scientifiche , al ruolo dell´attività fisica verrà data molta più attenzione di quella attribuita negli anni passati, grazie alla sua importanza per il benessere e la salute.
Buona corsa e soprattutto buona passeggiata a tutti.
Vi aspettiamo nella palestra naturale del Lago di Pantano sotto l´attenta e vigile osservazione del sig. Gennaro FAVALE che sicuramente con il tempo sarà uno dei nostri diventando prima JOGGER e poi RUNNER.
Articolo del Sig. Gennaro FAVALE
" I maratoneti della Terza età..."
...li vedi praticare jogging nelle "piste di atletica"del Lago Pantano.
Si dannano l´anima rincorrendosi a vicenda nella disperata ricerca dell´eterna gioventù.
Bisogna essere belli e affascinanti a tutte le età, niente e nessuno può fermarli e per questo corrono, corrono, corrono...
Sono i maratoneti della Terza età del Terzo millennio..ma non sono Secondi a nessuno.
Non si tratta di allenamento propedeutico allo svolgimento di un´attività sportiva (cosa questa che sarebbe apprezzabile) ma di semplice corsa fine a se stessa.
La platea dei corridori del Pantano è variegata.
Ci sono i "corridori per professione", i maestri dello jogging che nonostante l´età vantano un fisico da far invidia a Rocky Balboa. Percorrono in lungo e largo "i marciapiedi del Lago" a velocità sostenuta, indossando abbigliamento griffato e supertecnico con tute attillate tipo ballerini di danza classica e scarpe molleggiate.
Li vedi controllare ripetutamente cardiofrequenzimetri e cronometri per sfidarsi meglio in una corsa sfrenata ed arrivare primi ad un traguardo che non esiste!
Poi ci sono i corridori occasionali della domenica, facilmente riconoscibili dalle improbabili divise sportive variopinte, frutto di scelte estetiche"istintive" ma che si danno ugualmente un gran da far pur di stancarsi...inutilmente.
Entrambe le categorie di atleti sono encomiabili per l´impegno e la devozione ma trasmettono ai semplici presenti "villeggianti" uno stato d´inquietudine generazionale. Sono la riprova dell´eternità del culto del "fisico bestiale". Anche a sessant´anni bisogna essere belli, tonici, forti ed immortali. Basta! Non se ne può più di questo prototipo di uomo robotizzato. Verrebbe da dire: rilassatevi, godevi la vita e la pienezza dell´ipercalorica cucina locale accompagnata dalla grandezza del nostro vino. Basta correre! Non vi è bastato rincorrere tutti i giorni la frenesia della vita quotidiana? ! Evviva gli strascinati e "le maniglie dell´amore"!
In ultimo, nell´universo mondo degli atleti impazziti del nuovo Millennio, ci sono le signore, di età più giovane rispetto "ai colleghi" uomini, ma comunque donne che da tempo hanno superato "gli anta".
Anche loro corrono, ma "viaggiano" a coppia (una tradizione femminile questa che risale all´epoca della scuola dove in bagno si andava necessariamente con l´amica di banco) e sono certamente più raffinate rispetto agli uomini. Indossano tute "acetate con brillantini"che ben si armonizzano cromaticamente con le scarpette da ginnastica dal tacco rialzato.
Nella realtà, a differenza dei "podisti" olimpionici su descritti, le arzille signore non praticano alcuno sport. Passeggiano più velocemente del normale e, proprio per questo, il "loro moto" non è né una corsa né una passeggiata. Ciò nonostante, si affaticano non poco e per darsi importanza, lo danno a vedere in maniera vistosa.
Pur di perdere qualche milligrammo di cellulite e diventare così le nuove "Belen della terza età", abbandonano la domenica tipica e le tradizioni culinarie della nostra terra. Non più in cucina nell´arte nobilissima e aristocratica della pasta di casa "cu u ferret", ma al Pantano per la corsettina tutta vita e salute. Che tristezza! Che ne sarà delle nostre vite senza la storia secolare della cultura della pasta di casa fatta in casa? E poi, se proprio vogliamo essere sinceri, le nostre mamme non conoscono né il Pantano né l´atletica, fisicamente sono delle rocce, sono artiste della cucina, tutrici delle nostre tradizioni e sono belle...molto più belle di voi!!!
" I maratoneti della Terza età..."
...li vedi praticare jogging nelle "piste di atletica"del Lago Pantano.
Si dannano l´anima rincorrendosi a vicenda nella disperata ricerca dell´eterna gioventù.
Bisogna essere belli e affascinanti a tutte le età, niente e nessuno può fermarli e per questo corrono, corrono, corrono...
Sono i maratoneti della Terza età del Terzo millennio..ma non sono Secondi a nessuno.
Non si tratta di allenamento propedeutico allo svolgimento di un´attività sportiva (cosa questa che sarebbe apprezzabile) ma di semplice corsa fine a se stessa.
La platea dei corridori del Pantano è variegata.
Ci sono i "corridori per professione", i maestri dello jogging che nonostante l´età vantano un fisico da far invidia a Rocky Balboa. Percorrono in lungo e largo "i marciapiedi del Lago" a velocità sostenuta, indossando abbigliamento griffato e supertecnico con tute attillate tipo ballerini di danza classica e scarpe molleggiate.
Li vedi controllare ripetutamente cardiofrequenzimetri e cronometri per sfidarsi meglio in una corsa sfrenata ed arrivare primi ad un traguardo che non esiste!
Poi ci sono i corridori occasionali della domenica, facilmente riconoscibili dalle improbabili divise sportive variopinte, frutto di scelte estetiche"istintive" ma che si danno ugualmente un gran da far pur di stancarsi...inutilmente.
Entrambe le categorie di atleti sono encomiabili per l´impegno e la devozione ma trasmettono ai semplici presenti "villeggianti" uno stato d´inquietudine generazionale. Sono la riprova dell´eternità del culto del "fisico bestiale". Anche a sessant´anni bisogna essere belli, tonici, forti ed immortali. Basta! Non se ne può più di questo prototipo di uomo robotizzato. Verrebbe da dire: rilassatevi, godevi la vita e la pienezza dell´ipercalorica cucina locale accompagnata dalla grandezza del nostro vino. Basta correre! Non vi è bastato rincorrere tutti i giorni la frenesia della vita quotidiana? ! Evviva gli strascinati e "le maniglie dell´amore"!
In ultimo, nell´universo mondo degli atleti impazziti del nuovo Millennio, ci sono le signore, di età più giovane rispetto "ai colleghi" uomini, ma comunque donne che da tempo hanno superato "gli anta".
Anche loro corrono, ma "viaggiano" a coppia (una tradizione femminile questa che risale all´epoca della scuola dove in bagno si andava necessariamente con l´amica di banco) e sono certamente più raffinate rispetto agli uomini. Indossano tute "acetate con brillantini"che ben si armonizzano cromaticamente con le scarpette da ginnastica dal tacco rialzato.
Nella realtà, a differenza dei "podisti" olimpionici su descritti, le arzille signore non praticano alcuno sport. Passeggiano più velocemente del normale e, proprio per questo, il "loro moto" non è né una corsa né una passeggiata. Ciò nonostante, si affaticano non poco e per darsi importanza, lo danno a vedere in maniera vistosa.
Pur di perdere qualche milligrammo di cellulite e diventare così le nuove "Belen della terza età", abbandonano la domenica tipica e le tradizioni culinarie della nostra terra. Non più in cucina nell´arte nobilissima e aristocratica della pasta di casa "cu u ferret", ma al Pantano per la corsettina tutta vita e salute. Che tristezza! Che ne sarà delle nostre vite senza la storia secolare della cultura della pasta di casa fatta in casa? E poi, se proprio vogliamo essere sinceri, le nostre mamme non conoscono né il Pantano né l´atletica, fisicamente sono delle rocce, sono artiste della cucina, tutrici delle nostre tradizioni e sono belle...molto più belle di voi!!!
Fonte: Redazione
E a ben ragione! Ci mancherebbe! Lo sport, la salute, la cultura del benessere...Gli ideali ed i valori sani che solo lo sport può forse ancora trasmettere in una società "deformata culturalmente"
Avete ragione su tutto e ci mancherebbe...ma rilassatevi..Si è trattato di una semplice e ironica rappresentazione di "un fatto estetico" come potrebbe farsi con una vignetta satirica, oltre che di una esilarante provocazione che evidentemente ha raggiunto il suo scopo.
Può piacere o meno...ma non offendetevi per un qualcosa che andava letto ed interpretato come una barzelletta.
Poi magari, se ci sarà modo, avremo modo di confrontarci sull´importanza dello sport, soprattutto quello praticato a livello agonistico per 20 anni...
Ma torniamo all´inizio, all´ironia delle cose e per questo, mi piace riprodurre il post più bello che è stato pubblicato "contro di me".
"....avete prestato attenzione all´orario in cui è stato scritto lo sfogo del buon Gennaro? Alle 14.00 orario in cui fino all´anno scorso era impegnato a seguire il Potenza. Allora evitiamo di prendercela, era solo uno sfogo di frustrazione dovuto alla fine dell´era ultrà, dello stile di vita, della mentalità!"
Grandioso!
Tale discussione ha assunto toni altrettanto ironici e passionali che in alcuni casi sono stati anche offensivi.
Pertanto, l´ASD Podistica Amatori Potenza, al fine di evitare che su questo argomento si potesse innescare un dibattito certamente non consono ai propri obiettivi e finalità di aggregazione sociale, ritiene di abbassare i toni della discussione e di non pubblicare tutti i commenti che inconsapevolmente possono creare incomprensioni tali da sollevare un grande polverone intorno al movimento podistico locale che la stessa associazione con tanto impegno, passione e sacrificio sta tentando di costruire e diffondere in questa difficile e deviata realtà sportiva lucana.
Grazie a tutti per la collaborazione.
Luigi ALBANO
me ne dispiace
chiedo scusa soprattutto a te presidente che gestisci il sito e a Favale, mi sono sentito un po´ offeso dall´articolo e senza pensarci ho risposto in modo poco"urbano"
ps mi son preso pure un grosso cazziatone da mia moglie
viva lo sport sano viva la corsa
un saluto a tutti
ciao gennaro
Senza nulla togliere ai miei splendidi compagni di Torino,avrei tanto desiderato poter affrontare anche l´impegno di Firenze al fianco dei "top runners" dell´associazione in particolare i maestri Pafundi e Buonansegna, ma avendo visto le previsioni del tempo (auguri!) ho ritenuto più opportuno continuare a godermi il mio "piccolo successo" facendo una corsetta al Pantano!
Un abbraccio a tutti e in bocca al lupo!